L’iniziativa nasce dall’esigenza di promuovere e assicurare parità di accesso ai diritti espressi dalla logica di uguaglianza sostanziale garantita dalla Costituzione italiana, lo sviluppo di opportunità di occupazione e di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e a forte rischio di discriminazione nell’accesso al lavoro.
I soggetti coinvolti sono persone discriminate per il loro orientamento sessuale e identità di genere e le comunità Rom, Sinti e Caminanti che vivono nel nostro Paese; in altre parole soggetti vulnerabili, a forte rischio di marginalizzazione ed esclusione socio-lavorativa.
L’iniziativa si articola su due linee principali: la prima rivolta, appunto, alle persone soggette a rischio di discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere, la seconda rivolta alle comunità Rom, Sinti e Caminanti. In questo quadro strategico l’intervento mira, attraverso le due specifiche linee sopra descritte, a realizzare obiettivi di “capacity building” nei confronti dell’associazionismo non economico e di empowerment nei confronti di quanti sono a forte rischio di esclusione sociale.
L’intervento è finalizzato alla creazione di reti territoriali integrate che facciano da supporto attraverso il coinvolgimento di associazioni e stakeholders localizzate nelle 4 Regioni di Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), al fine di creare le condizioni per qualificare queste ultime nel campo della intermediazione lavorativa.
Il progetto pilota, promosso dal Dipartimento Pari Opportunità – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) e attuato da Italia Lavoro, ha promosso misure sperimentali di politica attiva del lavoro finalizzate alla formazione, qualificazione delle competenze e all’integrazione socio-lavorativa, attraverso l’erogazione di servizi di orientamento e alla realizzazione di tirocini della durata di tre mesi nei territori individuati.
Il video completo dell’iniziativa “Diversity on the job” è disponibile su YouTube (al minuto 29:30 si parla dell’associazione NOIALTRI)