La visione di un film può essere uno strumento di mediazione simbolica che favorisce la riflessione sulla propria storia personale e l’apertura nei confronti di storie “altre”. Guardare un film, infatti, riveste un ruolo particolare tra i media e risulta facilmente impiegabile nell’ambito di un’educazione di tipo non formale sia per la facile reperibilità che per il molteplice impiego, ma soprattutto per la capacità di rappresentare concretamente luoghi, persone, situazioni ed eventi che coinvolgono lo spettatore, specie se si tratta di giovani ragazzi.
Nell’ambito del laboratorio di cineforum sono stati scelti film il cui obiettivo è quello di stimolare idee, interventi e approfondimenti tematici nei ragazzi attraverso personaggi o avvenimenti che hanno avuto il ruolo di spingere alla riflessione, di porre in evidenza luoghi comuni o pregiudizi mettendoli in discussione.
Tra i film finora proposti ci sono:
– Terraferma di Emanuele Crialese
– Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar
– Io non ho paura di Gabriele Salvatores
– Rosso come il cielo di Cristiano Bortone
– Un maggiordomo alla Casa Bianca di Lee Daniels
– Cyberbully di Charles Binamé
– The Millionaire di Danny Boyle
– Parada di Marco Pontecorvo
– Gatto nero, Gatto bianco di Emir Kusturica
– L’ottavo giorno di Jaco van Dormael
– Il cacciatore di aquiloni di Marc Forster
– Changeling di Clint Eastwood
– Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi
– Patch Adams di Tom Shadyac
– Lion, la strada verso casa di Garth Davis
– The Danish girl di Tom Hooper
– Persepolis di Marjane Satrapi
– Le ali della libertà di Frank Darabont
– Mustang di Deniz Gamze
– Pelé di Jeff e Michael Zimbalist